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Geppetto e Geppetto

Che cos’è che fa di una famiglia una famiglia? Un padre, una madre e un figlio, tutti felici? E se non fossero felici? Non sarebbe una famiglia? E se al posto di un papà e una mamma ci fossero due papà? E due mamme?

Ormai ci siamo abituati a qualsiasi tipo di famiglia. Ma la vera essenza di questa parola, qual è? Sono tutte domande che è lecito porsi e lo spettacolo “Geppetto e Geppetto” risponde ad alcune di esse.

Tindaro Granata si serve di una trama non eccessivamente contorta o articolata per sviluppare e suscitare riflessioni sul tema della genitorialità sia in coppie etero-genitoriali che in coppie omo-genitoriali (le cosiddette “famiglie arcobaleno”) perché non abbiamo solo le vicende di Toni e Luca (i protagonisti) ma anche quelle di Toni e sua madre e quelle di Lucia e sua madre Franca; e i problemi ce li hanno tutti quanti.

L’attore e regista siciliano, con il suo leitmotiv “se ci sarebbe più amore”, volutamente sgrammaticato, vuole anche abbattere quel muro di pregiudizi sulle coppie omosessuali perché “l’amore non è un diritto ma un fatto” ma tutti gli amanti hanno diritto a potersi costruire una famiglia in maniera del tutto libera perché è proprio su quel famigerato amore di cui Tindaro parla che una famiglia deve poggiare le proprie basi, e non sul semplice fatto che un uomo e una donna hanno deciso di figliare solo spinti da un banale impulso riproduttivo per poi non essere capaci di gestire il figlio pensando che sia sufficiente farlo nascere e che l’amore fra di loro e per lui siano di importanza secondaria.

Lo spettacolo mixa, in giuste dosi, ironia ed emotività, sarcasmo ed intensità; ci si sente toccati da vicino perché, in fin dei conti, si parla del rapporto genitori-figli e anche se non tutti siamo genitori siamo indubbiamente tutti figli e gli scontri duri e a viso aperto e i profondi momenti di tenerezza e vicinanza con nostra madre o nostro padre, sappiamo bene cosa sono. 

La recitazione messa in atto da tutti è fresca e immediata e lo spazio raccolto in cui si è deciso di dare luogo alla performance rende il tutto carico di familiarità e avvicina moltissimo pubblico e attori. Un ottimo spettacolo di attualità che dà la parola da una parte a delle realtà che ancora non vengono considerate come tali e dall’altra mette in luce aspetti del carattere e della natura dell’uomo quali amore, rispetto e accettazione che spesso si danno per scontati.

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