“uomini ammassati in attesa di un destino comune… non c’è speranza in Albania, che è la malattia peggiore in cui uno stato possa cadere. Ma nella nave c’erano i sogni, le speranze.” E’ un argomento duro, un argomento attuale, soprattutto è un argomento nostro. Però in platea si ride. Lo spettacolo si destreggia fra aneddoti e racconti. Forse si ride, forse si piange, forse nessuna delle due cose, ma davanti a quel palco si ascolta un’esperienza che serve, la storia di una persona anzi, di migliaia di persone che vivono qui, oggi, con noi, ma che vengono da un’altra terra.