Recensioni

Stiamo tutti fuori che è arrivata primavera

Emozioni forti quelle provate domenica scorsa al Teatro G. Verdi di Pordenone. In occasione dell’evento organizzato dal teatro contro la violenza sulle donne, è andato in scena lo spettacolo “Mi sa che fuori è primavera” interpretato da Gaia Saitta ed adattato dall’omonimo testo di Concita de Gregorio. Gaia per questa rappresentazione decide di coinvolgere il pubblico, chiamando alcuni spettatori sul palco, per cercare un legame più forte; lo riesce ad ottenere inquadrando i loro volti e facendogli prendere parte alla lettura di alcune frasi significative. Numerosi gli argomenti toccati, molti gli occhi lucidi e commossi ed un legame vero, stretto e forte tra lei ed il pubblico: questo risponderei se mi chiedessero di descrivere la serata di domenica. In questo spettacolo Gaia mostra al mondo la storia di Irina, una donna che è riuscita ad andare avanti senza fermarsi dinanzi a nulla, e che passo dopo passo si è ricostruita una vita. Quasi tutti noi ormai conosciamo, almeno in parte, la triste storia di Irina e delle sue due povere figlie, ma mai ci siamo soffermati così tanto a riflettere su alcuni aspetti come in questa serata. Il focus per una volta non era puntato sulla vicenda, sul marito o sulle indagini ma inquadrava lei, Irina, non solo nel ruolo di madre ma nel ruolo di persona, persona con una vita, un futuro e tanta forza per andare avanti. Incrociando lo sguardo di tre forti donne: Irina, Concita e Gaia, chiunque in sala ha provato le stesse loro emozioni, gli stessi dubbi e si è sentito a disagio immaginando cos’ha provato Irina.

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