Recensioni

Un folle

È possibile scegliere di diventare folli? O forse pensare di fare una scelta del genere dimostra già per sé follia. Come si può d’altronde definire la follia se non come un comportamento che non si può comprendere attraverso i canoni del pensare comune. Privo di senno appunto, non allineato e ingovernabile. In qualche modo unico. Ma quanto di questo agire sia cosciente spesso non ci è dato sapere. Perchè il folle non ha bisogno di spiegare perchè agisce in un determinato modo; non sente la necessità di essere compreso e per coloro che lo circondano risulta impossibile farlo. Con questi presupposti è naturale chiedersi come possiamo essere allora in grado di distinguere la vera “sanità mentale”, perchè se un genio fosse sempre circondato da ignoranti passerebbe la vita a pensare di essere folle.
Attraverso un’ intelligente rilettura del capolavoro di Pirandello e una recitazione magistrale, questo spettacolo mette in discussione i principi della comprensione umana. Carlo Cecchi ci restituisce un “nuovo” Pirandello che, forse, ha saputo vedere il futuro più di ogni altro autore suo contemporaneo e per questo ancora oggi stupisce e fa riflettere.

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